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Contro la "vendetta dei vinti” di Meloni e La Russa serve una nuova Resistenza

  • Oggi, i rappresentanti delle due massime cariche dello stato, il presidente del Senato Ignazio La Russa e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni si impongono a noi come a dimostrazione della verità della lettura di Claudio Pavone.
  • La “guerra civile” ci fu e lo si vede proprio dall’atteggiamento vendicativo dei due leader istituzionali.
  • La “guerra civile”, lo insegna anche la storia statunitense, è vinta da una parte ma mai completamente.

Claudio Pavone in un libro monumentale, Una guerra civile. Saggio sulla moralità nella Resistenza (1991), definì la nostra guerra, quella che ci liberò dai nazifascisti e ci conferì dignità nella sconfitta, una «liberazione nazionale» o «patriottica» contro l'invasore tedesco, una guerra «civile» fra italiani fascisti e antifascisti e una guerra «di classe» fra forze rivoluzionarie e classi borghesi. Oggi, i rappresentanti delle due massime cariche dello stato, il presidente del Senato Ignazi

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