Cortina, ha ricordato recentemente Giannantonio Stella, ha una lunga storia di questioni irrisolte, infrastrutturali e ambientali, che ciclicamente appaiono sulla scena e che rischiano addirittura – citando Indro Montanelli - di “ucciderla”.

La proposta di creazione di un aeroporto da parte del ministro del Turismo Daniela Santanchè «per essere veramente competitivi con Gstaad o Sankt Moritz», è solo la punta dell’iceberg di un vasto dibattito in corso.
Cortina non ha tanto bisogno di competere, quanto di essere curata, trattata con tatto.

Il punto dolente della mobilità

Il punto dolente della mobilità nella valle è sotto gli occhi di tutti: gli spostamenti di merci e persone via stradale sono praticamente senza alternativa.
Il modello automobilistico di trasporto divenne pressoché inevitabile quando all’inizio degli anni Sessanta fu soppressa la Ferrovia delle Dolomiti, che collegava Calalzo a Cortina sino a Dobbiaco.

La ferrovia delle Dolomiti inaugurata nel 1921 giocò un ruolo fondamentale in occasione delle Olimpiadi del 1956 trasportando una media di 7.000 passeggeri al giorno.
Dopo le Olimpiadi, la Ferrovia delle Dolomiti a scartamento ridotto fu abbandonata a sé stessa, sino alla sua dismissione nel 1964, accelerata da un incidente, per mancanza di manutenzione, che provocò la morte di due passeggeri.
L’antica ferrovia, elettrificata e trasformata in moderna tramvia, nella vicina Val Pusteria, collega Fortezza, Dobbiaco e molti impianti sciistici della valle, sino all’Austria.
Anche la Svizzera, citata da Santanchè come modello, ha scommesso sui suoi treni di montagna diventati persino attrazione turistica.

Gentrification e trasporti


Di luoghi che devono saper gestire il proprio successo, come accade a Cortina è piena l’Italia e il mondo. Si potrebbe citare il problema della “gentrification” di San Francisco incoraggiata dal boom delle aziende tecnologiche, che ha cambiato il volto della città il cui centro è oggi popolato da una comunità di senza fissa dimora.

Anche a Cortina è in corso la gentrification: i valori immobiliari crescenti provocano l’allontanamento della popolazione di valle costretta a lunghi tragitti paesi circostanti per raggiungere il luogo di lavoro.

Per fare un esempio concreto, una persona che lavora in un negozio di sci afferma che, da San Vito di Cadore a Cortina (11 km), in orario di punta mattutino, impiega quasi un’ora.

Il successo di Cortina attira una forza lavoro impiegata nell’industria del turismo, cosa che imporrebbe una vera pianificazione di spazi abitativi per la popolazione e per chi lavora, o mezzi di trasporto che scoraggino l’uso dell’auto privata, con trasporti comuni sostenibili.
Per questo alla incontestabile affermazione di Santanché  che «arrivare a Cortina è un calvario», non si risponde con un aeroporto che potrebbe servire poche decine di passeggeri al giorno.

La pista aerea, nel complesso scenario montagnoso, rende i corridoi di decollo e atterraggio molto pericolosi. Inoltre, tale proposta è in  controtendenza, ad esempio, con ciò che avviene in Francia dove è stato imposto il divieto di voli dovunque sia possibile raggiungere la destinazione in meno di due ore e mezza di treno veloce.

L’opportunità Olimpiadi

Foto LaPresse 14 Dicembre 2022 Milano, Italia - cronaca - Flash Mob per i Giochi di Milano Cortina 2026December 2022 Milan, Italy - news - Flash Mob for the Milan Cortina 2026 Games

Cortina si prepara a ospitare i Giochi Olimpici Invernali del 2026, dopo 70 anni da quelle Olimpiadi del 1956 che molto fecero nel creare la sua reputazione nel mondo.

Il governo Draghi prima e ora il governo Meloni si sono attrezzati per dotarsi di una regia nella gestione degli imponenti fondi per preparare le infrastrutture necessarie.

La società Infrastrutture Milano-Cortina 2026 spa, creata alla fine del 2021 e guidata da Luigi Sant’Andrea è nella massima accelerazione possibile per attuare i progetti previsti, anche se non tutti non saranno pronti per la data prevista delle Olimpiadi.

Il ritardo nei lavori pubblici è endemico e connaturato alla nostra macchina politico-legale-burocratica.

Ma per quanto potranno giungere in ritardo alcune delle rotatorie, tunnel e bypass, previsti dal master plan della Milano-Cortina 2026, sono considerati unanimemente con favore.

La valle Ampezzana è soffocata dal traffico automobilistico: in tutti i week-end invernali ci sono code chilometriche di entrata e di uscita.
Sognando a occhi aperti una drastica cura del ferro con il ripristino della storica Ferrovia delle Dolomiti, esempi positivi di pianificazione urbana alternativi al traffico automobilistico sono però visibili: come il nuovo impianto di funivia Skyline che collega in circa 15 minuti la Tofana con le Cinque torri.

Per rendere competitiva Cortina, le soluzioni innovative come quella dello Skyline previste per le Olimpiade Invernale 2026 costituiranno, se ben realizzate, una prima parziale soluzione.

Identità di Valle 

© Frezza / LaFata / Lapresse 09-01-2005 Cortina D'Ampezzo Italia Politica La deputata di An Daniela Santanche' in vacanza a Cortina Nella foto: DANIELA SANTANCHE' sui campi da sci

Cortina è alla ricerca di una sua identità che non ne snaturi la sua storia. Le Olimpiadi saranno una vetrina per la valle e per l’intera nazione, con le gare che si irraggiano da Cortina a Milano e a Bormio.

Perché questa vetrina non sia solo un luccicante miraggio che si esaurisca appena spenti i riflettori dello sport, è necessario un forte impulso di tutte quelle iniziative di chi, come gli impiantisti e promotori di iniziative culturali, dimostrano che il successo deriverà da una governance inclusiva capace di coinvolgere in modo efficace attori privati e pubblici.
Oggi nel mondo infatti non mancano esempi di come mobilità sostenibile, attività culturali e ricreative, se ben pianificate e attuate, possono diventare motivo di attrazione al pari dello stesso dono della natura: quelle vette così tanto amate da un altro grande giornalista e scrittore, Dino Buzzati che al pari di Montanelli, ha scritto di questa valle cercando di preservarne la sua fragile bellezza.

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