- Se lo Stato punisce quel che “può” essere, è evidente che non può essere spettatore di quel che ancora non c’è.
- La logica accomodante dei liberali nostrani rivela quanto poco ci si possa fidare di loro. Perché non comprendono che il rave non è l’unica vittima di questa norma liberticida.
- Oggi i rave, e domani? Questo è il “tratto simbolico” dei governi polizieschi, l’anticamera dell’autoritarismo.
Il diavolo si nasconde particolari. Nella modifica dell’articolo 434-bis si nasconde nel verbo “può”. L’articolo 17 della Costituzione prevede che «delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica». Il testo dell’Art. 434-bis reprime la «invasione per raduni pericolosi per l’ordine pubblico o l’incolumità pubblica o la salute pubblica… commessa da un numero di persone superiore



