- I diritti sono il baluardo della libertà personale, morale e civile. Conquistati in seguito a cruente guerre di religione, si sono consolidati quando il diritto pubblico si è separato da visioni identitarie. I diritti non sono posseduti da nessuno.
- Servono a difendere non chi gode di una posizione di potere, ma chi non è maggioranza, religiosa o culturale. I diritti sono uno scudo che protegge le nostre credenze individuali da chi tiene in mano il potere coercitivo.
- Ma se chi esercita questo potere dichiara che le istituzioni sono finalizzate alla “difesa e promozione” di una cultura, secolare o religiosa che sia, allora i diritti perdono la loro funzione di scudo protettivo. Diventano rappresentazione di quel che la maggioranza crede o pensa.
Il primo punto del programma della destra parla del ruolo dell’Italia rispetto prima all’Alleanza atlantica e, poi, all’Europa. Si chiude così: «Difesa e promozione delle radici e identità storiche e culturali classiche e giudaico- cristiane dell’Europa». Molti fanno spallucce e lasciano correre sui principi, un abito mentale che ha preparato il successo, non solo elettorale, della destra. Ma quelle parole ci devono preoccupare. I diritti sono il baluardo della libertà personale, morale e civ


