Si può discutere tutto: proporzionalità, vanità degli obiettivi militari, speculazioni politiche che sfruttano il conflitto, persino denunciare per violazione di crimini contro l’umanità o quant’altro, ma paragonare un atto di guerra al più terribile genocidio programmato della storia umana è una provocazione propagandistica irricevibile da rispedire al mittente
La manifestazione organizzata a Roma per sabato dal Movimento degli studenti palestinesi (venerdì hanno fatto sapere che scenderanno in piazza comunque, nonostante i divieti ndr), che utilizza la memoria della Shoà come clava da battere su Israele, addirittura profanando la frase simbolo di Se questo è un uomo di Primo Levi, è quanto di più abbietto, propagandistico e controproducente si possa immaginare. Abbietto perché ogni parallelo fra la Shoà è la pur terribile e dolorosa guerra a Gaza è im



