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Esercizi impossibili: insegnare ai figli la memoria

  • Cari figli, noi proviamo a dirvi “non dimenticatevi mai delle vostre origini, non dimenticate da dove venite”.
  • Ma la frase resta vuota, perché noi stessi abbiamo preparato per voi, sin dal vostro arrivo nel mondo, una versione di noi. Un racconto.
  • E i nostri genitori avevano preparato per noi una versione di loro stessi. Quindi la catena della memoria è piena di sostituzioni con pezzi non originali.

Cari figli, la memoria non è il ricordo, non è neanche la nostalgia. La memoria è un lavoro duro, sporco e faticoso, che richiede di guardare in faccia il nostro passato per quello che è. Il contrario del selezionare, del correggere, del presentare. Nell’epoca in cui siete nati, le identità sono continuamente ripulite per mostrare agli altri “la versione migliore di voi stessi”, e la memoria, dietro i proclami dolciastri, è perlopiù un fastidio. Viene anzi fatta a brandelli da chi finge di tu

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