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Il fatto che il libro autobiografico di Giorgia Meloni, Io sono Giorgia, sia primo nelle classifiche delle vendite, mette le sinistre a disagio.
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Alcune librerie hanno rifiutato di venderlo. La Feltrinelli di Milano ha fatto di più, ne ha esposte in vetrina tre file di copie rovesciate, a testa in giù. Meloni ringrazia: quale migliore prova della faziosità che serpeggia nei «salotti buoni della sinistra», tra gli «pseudointellettuali»?
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Quale che fosse l’intento di quei birichini della Feltrinelli, il capovolgimento del libro, evocando quello di piazzale Loreto è servito a riattivare una frattura originaria della guerra civile.
Il fatto che il libro autobiografico di Giorgia Meloni, Io sono Giorgia, sia primo nelle classifiche delle vendite, mette le sinistre a disagio. Alcune librerie hanno rifiutato di venderlo. La Feltrinelli di Milano ha fatto di più, ne ha esposte in vetrina tre file di copie rovesciate, a testa in giù. Meloni ringrazia: quale migliore prova della faziosità che serpeggia nei «salotti buoni della sinistra», tra gli «pseudointellettuali»? Alcuni pochi hanno sorriso: una birichinata, un gesto da



