- L’esaltazione della “vocazione minoritaria” all’insegna della purezza identitaria (o ideologica?), fa deragliare il Pd dalla grande questione storica di questi anni.
- La relativizzazione ed emarginazione della politica dalle nostre società, lo svuotamento dei partiti e la personalizzazione della vita politica ha prodotto in grandi strati di popolazione una disaffezione, una frustrazione ed una crisi di rigetto verso la democrazia.
- Per recuperare a questo sbrego, e dare risposte nella stagione del “lungo inverno”, un partito deve recuperare la capacità di parlare alle due polarità ricordate in passato da Albert Hirschman: passioni e interessi.
La suggestione intellettuale posta dal direttore di Domani – quella che lui definisce scommessa sulla “vocazione minoritaria”– merita qualche riflessione. L’interrogativo che Stefano Feltri ci pone, ovvero dobbiamo abbandonare il modello maggioritario per tornare a vincere, è -se vogliamo- il cuore della riflessione politica di questo congresso. Dentro la stagione del “lungo inverno”, per riprendere l’immagine di Federico Rampini, nel quale i partiti misurano il proprio deficit di analisi e d



