- Anche se la disobbedienza civile ecologista è moralmente giustificata, sembra al momento incapace di scuotere il torpore della maggioranza
- Nella storia recente, i movimenti non violenti hanno mediamente avuto più successo di quelli più settari e violenti
- La natura dimostrativa delle azioni puramente simboliche, anche se ancora inefficaci, si inserisce in una strada inclusiva e promettente
Ha ragione il direttore di Domani a denunciare il vero scandalo della disobbedienza di Ultima generazione: la risposta repressiva della politica italiana è ben più sconcertante delle azioni di disobbedienza. Ma ha anche ragione Gianfranco Pellegrino nel dubitare che azioni di un’avanguardia possano muovere il corpaccione di una maggioranza inerte e inebetita di fronte a quello che è e sarà il problema degli anni a venire. Manca, come ha rilevato Ferdinando Cotugno, la mediazione della rappr



