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La nuova strategia cinese in Africa passa per l’agricoltura

Foto AP
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  • Scottata dalle polemiche sul debito, la presenza cinese in Africa sta cambiando pelle. La politica “zero covid” rallenta la ripresa ma nuovi settori sono già nel mirino.
  • Gli investimenti si stanno spostando dalle grandi infrastrutture al settore agroindustriale. Si punta ora sui 200 milioni di ettari di terre arabili libere cercando di evitare il landgrabbing. 
  • Per nutrire il pianeta nel prossimo futuro il mondo avrà bisogno dell’Africa. Per tutti il problema è come fare: utilizzare il solito metodo dell’accaparramento delle materie prime – in questo caso agricole – o progettare un partenariato win win in cui l’Africa possa anche trasformare?

C’è incertezza sull’evoluzione reale della presenza cinese in Africa: sta rallentando o solo cambiando pelle? La deglobalizzazione muta certamente le condizioni della nuova via della seta, in specie quella marittima che riguarda l’Africa. A partire da alcuni porti dell’oceano Indiano – come Mombasa – si vorrebbero creare degli hub multimodali che attraversino il continente per trasportare le merci sul lato atlantico. Sarebbe un bel risparmio in termini di tempo e costi ma gli investimenti previ

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