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La sinistra non può ignorare la battaglia universale per un mondo senza fame

Il cibo è il bene più “comunista” che esista, e potrebbe essere disponibile per tutti. È battendosi per la sua equa distribuzione che la sinistra potrebbe ritrovare il suo ruolo internazionale

Battersi per un mondo a “Fame Zero” entro il 2030 è una delle imprese più nobili del nostro tempo, e infonde un certo ottimismo vedere i 160 paesi presenti al recente vertice Fao impegnati per tale obbiettivo. Contrastare le disuguaglianze alimentari in un pianeta in rapido cambiamento non è certo impresa facile: ce lo ricorda da ultimo il blocco russo all’accordo sull'esportazione del grano. Tuttavia, per quanto le proposte interessanti non manchino, appare chiaro che da Roma non sia parti

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