- A un anno dalla guerra in Ucraina, l’occidente è ancora alle prese con un’impasse concettuale tra il desiderio di pace e ciò che in nome del diritto internazionale sentiamo di dover fare per sostenere l’aggredito dall’aggressore.
- È un paradosso che già aveva percepito Hegel. Nella paura di perdere l’ordine scaturito dalla rivoluzione francese, i giacobini avevano preteso un’applicazione così rigida dei loro principi, da finire per condannare ogni imperfezione, dando così origine al Terrore
- Anche noi non possiamo derogare una legge così radicata nella nostra storia, ma assecondarla fino in fondo può portare ugualmente al disordine. Tuttavia ci rimane una facoltà: riconoscere il paradosso per trovare nuovi spazi di immaginazione.
A metà del Settecento la fiducia nella ragione era tale da teorizzare battaglie dove non si sarebbe più ucciso nessuno. Avrebbe vinto il Generale capace di manovrare meglio sul campo, mentre l’avversario si sarebbe arreso senza sparare riconoscendone la manifesta superiorità. Ragionamenti che si sgretolavano ai primi colpi di cannone: i conflitti tra i due sovrani più illuminati dell’epoca, Federico II di Prussia e Maria Teresa d’Austria, si protrassero per 23 anni e furono la causa di almeno 2



