- Avevamo scoperto dell’affare Lombardia Film Commission nell’aprile 2019.
- Documenti catastali e dell’antiriciclaggio avevano permesso di mettere insieme fatti e seguire il percorso del denaro pubblico della regione finito in mano ai commercialisti della Lega.
- Gli articoli hanno portato all’apertura di un fascicolo parallelo all’inchiesta madre della procura di Milano, che continua a indagare su operazioni poco chiare condotte dai professionisti del partito di Salvini.
Abbonati a Domani: 1 euro per 3 mesi
L’inchiesta e il processo che hanno portato alla condanna dei commercialisti della Lega di Matteo Salvini nascono da un lavoro di indagine giornalistica. Era il 26 aprile 2019 e sul settimanale L’Espresso, assieme al collega Stefano Vergine, avevamo svelato per la prima volta i documenti sull’operazione immobiliare conclusa dalla fondazione Lombardia Film Commission: l’acquisto di un capannone in provincia di Milano, a Cormano, al prezzo di 800 mila euro pagati a una società immobiliare, Androm



