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Lo spot di Cutro è un disastro di comunicazione per Meloni e l’ultimo insulto alle vittime

Foto Antonino Durso/LaPresse
Foto Antonino Durso/LaPresse
  • L’intera operazione Cutro dimostra l’approccio del governo Meloni alla questione immigrazione e alla strage: un misto di disinteresse, propaganda, aggressività e approssimazione. Non sono riusciti neanche a sistemare le luci, figurarsi a preparare dei contenuti.
  • L’unico punto fermo del Consiglio dei ministri è che dopo una tragedia da 72 vittime il governo non ha intenzione di potenziare in alcun modo i soccorsi in mare e neppure rivedere le procedure.
  • Va tutto bene così, perché qualche migrante lo salviamo pure e quelli che muoiono sono vittime della malasorte e delle loro decisioni irresponsabili di partire. Questa la linea del governo.

«Qualcuno qui ritiene che le autorità italiane volutamente non abbiano fatto qualcosa che potevano fare? No». La presidente del Consiglio Giorgia Meloni si fa le domande e si dà anche le risposte, questo è il suo approccio all’informazione e alle conferenze stampa come quella, disastrosa, che ha voluto tenere a Cutro nel luogo della strage. Se la domanda fosse stata vera e le risposte oneste, molti dei giornalisti presenti avrebbero risposto: sì, cara presidente, pensiamo esattamente questo.

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