L’omicidio del leader dell’ala politica di Hamas, Ismail Haniyeh apre ulteriori scenari di espansione del conflitto mediorientale, con Israele guidato dalla strategia del: o la va o la spacca. O Iran e proxies incassano e abbozzano, oppure si va allo scontro fra Gog e Magog tanto sabndierato da una parte dei vertici ebraici dopo il sette ottobre
La vera vittima dell’uccisione di Ismail Haniyeh, figura di spicco dell’ala politica di Hamas che risiede in Qatar, è l’Iran. Teheran esce umiliata da una manciata di giorni in cui Israele, tornando alla linea degli attacchi mirati che ha sempre contraddistinto la sua azione militare, ha distrutto il porto yemenita di Hodeida (secondo l’intelligence israeliana luogo di approdo delle forniture di armi inviate dal governo degli ayatollah), ucciso, sconfinando a Beirut, il numero due di Hezbollah F



