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Le forze dell’ordine non sono dei guardiani ringhiosi

Nei commenti della maggioranza, dopo i fatti di Pisa e Firenze, si accusano i «cattivi maestri» e i cittadini che non devono «provocare» i tutori dell’ordine. Che vengono dipinti come cani doberman addestrati ad attaccare, a reagire pavlovianamente a chi li provoca. Ma questa non è un’immagine dignitosa delle forze dell’ordine di un paese democratico

I commenti dei rappresentanti della maggioranza all’indignazione popolare per la reazione sproporzionata e violenta delle forze dell’ordine contro i giovanissimi manifestanti di Pisa e di Firenze meritano un’attenzione critica. Pronunciate con l’intento di offrire una difesa d’ufficio delle forze dell’ordine, fanno loro un pessimo servizio. Un’opinione che ritorna suona così: la responsabilità di quanto accaduto è dei «cattivi maestri» (leggi, «la sinistra») che insegnano ai giovani a protestare

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