- Per guidare il paese è necessario controllare il partito maggioritario. È la norma nelle democrazie occidentali. In Italia è accaduto solo in uno sparuto numero di casi che la guida (formale o sostanziale) del partito coincidesse con quella dell’esecutivo.
- La responsabilità degli eletti nei confronti degli elettori, a parità di sistema elettorale, è incentivata e influenzata positivamente allorché il governo sia espressione di una maggioranza parlamentare in qualche misura direttamente coerente con il risultato elettorale.
- Meloni capopartito e capo del governo rimane per ora un’eccezione degli ultimi lustri, ma potrebbe innescarsi una dinamica virtuosa se ad esempio il Pd indicasse nel proprio segretario il candidato automatico per palazzo Chigi.
Denis, ho deciso di candidarmi alla guida del partito». «Intendi correre per la premiership?!» Così il dialogo, plausibile, tra Margaret Thatcher e il marito, al quale annuncia la volontà di scalare il partito conservatore. La Lady di ferro, riportata nella omonima trasposizione cinematografica, sintetizza perfettamente il concetto di governo di partito. Per guidare il paese è necessario controllare il partito maggioritario. È la norma nelle democrazie occidentali: dalla Spagna al Portogallo



