- Se una popolazione aliena oggi visitasse i confini d’Europa, difficilmente riuscirebbe a comprendere la fibrillazione causata da alcune migliaia di persone inermi, ammassate al freddo e nel fango.
- Non lo capirebbe, perché la chiusura dell’Unione Europea nella sua fortezza sempre più impenetrabile ha poco a che vedere con i numeri.
- La guerra a migranti e rifugiati, combattuta ad intensità crescente, ha una motivazione tutta politica ed è il frutto dell’egemonia discorsiva che i partiti sovranisti sono oggi in grado di esercitare sul tema.
Il desiderio delle centinaia di uomini, donne, bambini che si trovano intrappolati al confine tra la Bielorussia e la Polonia è ora ridotto al più elementare dei bisogni: restare vivi in un mondo che li vuole morti. Per i paesi da cui provengono – soprattutto l’Iraq, la Siria, l’Afghanistan – sono persone in eccesso. Per quelli in cui vorrebbero entrare, i paesi alla frontiera orientale dell’Unione europea, sono nemici da combattere. Per i trafficanti che ne organizzano il viaggio, il valore



