- Ci viene posto questo osceno interrogativo: Emanuele Zanin e Jagdeep Singh, morti mentre trafficavano con l'azoto liquido per l'Humanitas, potrebbero essere morti per propria imperizia o imprudenza?
- Un operaio ha il diritto di essere distratto e magari anche un po' tonto. Non può esistere un lavoro in cui, se non sei bravo e attento, scatta la pena di morte. La verità è che i due sono stati uccisi dal controllo dei costi.
- L'azoto rappresenta il 79 per cento dell’aria che respiriamo ma è anche il peggior veleno esistente in natura. Per questo imporrebbe misure di sicurezza maniacali. E se qualcuno dice che costerebbero troppo dovrebbe, coerentemente, mandare i suoi figli a lavorarci.
Quando un operaio muore sul lavoro gli inquirenti fanno sapere che stanno verificando se c’è stato un guasto tecnico o se la vittima ha commesso qualche errore. La seconda ipotesi sembra ovvia, ma sottintende l’immoralità di un sistema che ogni giorno soppesa se la sicurezza di chi lavora sia un lusso sostenibile. Ci viene posto questo osceno interrogativo: Emanuele Zanin, 46 anni, e Jagdeep Singh, 42 anni, morti ieri a Pieve Emanuele, alle porte di Milano, mentre trafficavano con l'azoto liqui



