- Mentre l’ideologo del primo trumpismo Steve Bannon si prepara a essere interrogato dall’Fbi intorno ai fatti di Capitol Hill, l’attenzione dovrebbe spostarsi verso i lavori della National Conservatism Conference promossa dalla Edmund Burke Foundation.
- Gli interventi si susseguono dall’inizio del 2021. L’armamentario ideologico è sempre lo stesso: l’identità americana subisce l’attacco di una ideologia globalista che vuole soppiantare le culture nazionali.
- Non possiamo mancare di notare che è fra queste file che si devono cercare i più pericolosi avversari di Trump, gli unici capaci di parlare al suo elettorato e di sfilargli, anche grazie al vantaggio dell’età, il terreno sotto i piedi.
Mentre l’ideologo del primo trumpismo Steve Bannon si prepara a essere interrogato dall’Fbi riguardo al suo rifiuto di testimoniare al Congresso intorno ai fatti di Capitol Hill, l’attenzione per valutare lo stato del Partito repubblicano dopo la caduta dell’ex presidente dovrebbe spostarsi verso i lavori della National Conservatism Conference promossa dalla Edmund Burke Foundation, noto laboratorio delle idee neo-nazionaliste che si sono affermate negli ultimi anni. Gli interventi che si susse



