- Dopo il sostanziale fallimento dell’incontro del segretario dell’Onu con Putin, l’accento è tornato rapidamente sulle forniture di armi all’Ucraina, come ha chiarito l’incontro organizzato in contemporanea dagli Usa nella base americana di Ramstein, con la presenza di 43 paesi, solo in parte Nato.
- L’Onu ha solo la forza che il consenso della maggioranza dei paesi che non vogliono la guerra possono mettere in campo, nella consapevolezza che se questa guerra non viene fermata c’è il rischio di arrivare alla terza guerra mondiale.
- Ma la sede Onu è la migliore per tentare di superare questa crisi, la più grave da decenni. Le potenze dovrebbero rinsavire e appoggiare l’iniziativa dell’Onu.
Prima della decisione del segretario generale dell’Onu, António Guterres, di incontrare Vladimir Putin e Volodomyr Zelensky c’è stato un coro di richieste di iniziative dell’Onu. Non prive di toni perentori come Zelensky e con gesti ostruzionistici, come il blocco delle decisioni nel Consiglio di sicurezza da parte della Russia. Non è mancato l’uso propagandistico, voluto dagli Usa, dell’assemblea, dove non c’è il veto, per escludere la Russia dal consiglio per i diritti umani, dimenticando pre



