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Papa Francesco come un politicante qualsiasi in tv per parlare “ai suoi”

LaPresse LaPresse / Fabrizio Corradetti
LaPresse LaPresse / Fabrizio Corradetti
  • La discesa dal trono a favore di telecamere è stata già fatta da Albino Luciani nel suo pontificato di soli 33 giorni, con la culminante autodefinizione di «povero cristo di vicario Cristo».
  • Bergoglio ci racconta che gli piace il tango e fare serata con gli amici, Luciani ci fece sapere che andava male a scuola.
  • Come un politicante qualsiasi, Bergoglio va a farsi intervistare in tv sapendo che non gli verrà fatta nessuna domanda imbarazzante, ma gli verrà solo concesso del tempo per dire ciò che vuole, più che a un pubblico indistinto, “ai suoi”.

Gli esperti e appassionati della materia definirebbero sicuramente “un momento di grande televisione” quello in cui, domenica sera, Fabio Fazio ha chiosato una delle nobili ovvietà del papa: «Ha ragione». Ma qui sarebbe banale fermarsi a constatare l’impazzimento di un mondo in cui una star televisiva concede benevolmente al pontefice di non aver detto una fesseria. Quello che ci insegna la cosiddetta intervista a Bergoglio va molto oltre la banalità del papa che si propone come icona pop rid

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