- A Palermo un sindaco (Roberto Lagalla) voluto da due condannati per reati di mafia si presenta fra le bandiere di Libera, l'associazione di don Luigi Ciotti.
- Che l'antimafia avesse tanti problemi di identità lo scriviamo da quasi una decina di anni, ma che arrivasse al punto di avere come ospite alla sua assemblea il radiologo che è diventato primo cittadino con l'endorsement di Marcello Dell'Utri e di Totò Cuffaro, non l'avevamo proprio messo in conto.
- Cosa spinge un'associazione come Libera a ritrovarsi in compagnia di un uomo politico che non ha mai - nemmeno per sbaglio - rifiutato l'appoggio di Dell'Utri e Cuffaro?
Per le sorprese che ci regala, Palermo è sempre fantastica. E' una città che non conosce confini, che mischia e si mischia, confonde, è così fenomenale che può permettersi tutto. Anche un sindaco voluto da due condannati per reati di mafia che si presenta fra le bandiere di Libera, l'associazione di don Luigi Ciotti. Che l'antimafia avesse tanti problemi di identità lo scriviamo da quasi una decina di anni, ma che arrivasse al punto di avere come ospite alla sua assemblea il radiologo che è d



