- Se nel sentire di molti la regina Elisabetta incarnava l’infinito, la sua morte ha per forza di cose corrisposto al tradimento di un’ideale (in altre parole: se non muore mai lei, forse non muoio mai anch’io).
- Tuttavia esiste il rito e attraverso il rito portiamo a compimento il saluto.
- Dopo i molti ruoli che ha ricoperto in vita, a Elisabetta è capitato di interpretare anche quello di metafora dell’illusione di eternità e accettazione della finitezza.
«Perché ti dispiace così tanto?» chiedevo incalzante a questa e a quell’altra persona. Non si trattava di sminuire un dispiacere di tipo luttuoso, ma piuttosto di sondarne le cause. Un modo, in fondo, per chiedere pure a me stessa: perché ti dovrebbe dispiacere anche solo un poco? La risposta che ho ricevuto in modo più ricorrente è stata: «Perché da che io ho ricordi è sempre esistita», o anche: «Perché tra quelle che ho conosciuto è la cosa che è durata di più». In tempi di morte del rito



