- «Dio, patria e famiglia» è il condensato valoriale della politica dell’identità con cui la coalizione di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia sembrerebbe voler giocare (e con buone speranze di vittoria) anche questa partita elettorale.
- Le forze di destra mettono in chiaro, dal principio e pur nelle differenze che persistono tra i partiti, cos’è la destra. Mentre il campo avverso pare avere a disposizione solo un’identità negativa: quella di “non-destra”.
- Eppure, persino “quello che non siamo” sembra oggi richiedere uno sforzo urgente di definizione. Cosa significa costruire un’alternativa alla destra?
Come se negli ultimi quattro anni e mezzo non avessimo attraversato una pandemia, una crisi economica e sociale, una guerra e uno shock energetico, la partenza della campagna elettorale ci riporta dritti al 2018. Tornano i simboli religiosi branditi come arma politica, tornano le campagne anti-migranti, le fantasie di islamizzazione e «sostituzione etnica», gli allarmi sulla sicurezza e il pericolo «gender» che insidia i nostri bambini. «Dio, patria e famiglia» è il condensato valoriale della



