- Inserire gas e nucleare negli investimenti sostenibili è una scelta paradossale, proprio perché avviene in piena crisi climatica che volge al peggio.
- Essendo il metano un gas serra più potente e pericoloso della CO2 ed avendo la filiera nucleare rischi ben conosciuti di incidenti, rilasci e gestione scorie sul lungo periodo, viene da chiedersi se i parlamentari europei che hanno votato per gas e nucleare negli investimenti sostenibili si siano posti qualche domanda.
- L’attenzione alle future generazioni, centrale nel concetto di sostenibilità, non dovrebbe essere un optional o un fastidioso orpello, visto che è sancita nell’art.9 della nostra Costituzione.
Nel parlamento europeo non ci sono stati voti sufficienti per respingere la proposta di fare entrare gas e nucleare nella lista degli investimenti sostenibili dell’Unione europea, la cosiddetta «tassonomia verde». A nulla hanno potuto i voti delle forze progressiste e ecologiste, ora l’atto delegato della Commissione europea può così continuare il suo iter. Inserire gas e nucleare negli investimenti sostenibili è una scelta paradossale, proprio perché avviene in piena crisi climatica che volg



