L’autore di Newark usa poco la prima persona nei suoi libri. Ma sembra sempre che stia parlando di sé. Una performance teatrale racconta questo intreccio straordinario tra verità e menzogna, vita e letteratura
La letteratura, si sa, è uno specchio. A volte amplifica, a volte distorce, a volte ci mostra senza filtro il nostro riflesso. La letteratura è anche il racconto che si fa dello specchio, che non a caso è una delle soglie più affascinanti, di cui hanno scritto, per esempio, Lewis Carroll e Jorge Luis Borges. Leggere Philip Roth, uno dei grandi maestri del secondo Novecento americano, in molti casi somiglia guardare questo specchio, nel quale però scorre la vita e la voce dello scrittore e non la



