Attraversare il male a occhi chiusi

L’amore che non ti ho dato prima che finissi in coma

  • Nel nuovo romanzo di Andrea Donaera, Lei che non tocca mai terra, si scontrano passioni inconciliabili dal forte risvolto demoniaco. Ne esce una trama dove il vero protagonista è il linguaggio: anche nell’orrore sopravvivono le parole.
  • Al centro della seconda prova in prosa di Donaera sta una bella addormentata dalle “dita quasi verdi”, una ragazza in stato vegetativo, Miriam, il cui nome allude esplicitamente a un tornado.
  • A poco a poco questa storia circoscritta si dilata e diventa il dramma dei drammi, il dramma originario che coincide col tentativo comune di salvarsi, e non da soli, con la ricerca disperata di una condivisione.

Uliveti pugliesi come cimiteri gotici, santuari salentini che respirano in mezzo ad alberi da frutto scheletrici, come le case delle streghe nei boschi delle fiabe: i grandi scrittori demoliscono i luoghi noti e ce li ricostruiscono davanti agli occhi con forme tutte nuove, tutte loro, reinventando atmosfere che poi sono la trascrizione del modo unico e irripetibile con cui quello specifico punto del mondo si è offerto al loro sguardo. E proprio questo fa Andrea Donaera, scrittore e collabora

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