La battaglia contro il grande classico dell’alta cucina francese parte dalla giusta aspirazione di voler evitare l’eccessiva sofferenza animale. Ma elude alcune questioni di fondo se non diciamo apertamente perché lo consideriamo più sacrificabile dell acarne da allevamento intensivo
Questo articolo è tratto dal nostro mensile Cibo, disponibile sulla app di Domani e in edicola
Il 6 giugno 2024 il Tribunale amministrativo di Strasburgo ha stabilito che l’alimentazione forzata di oche e anatre non genera sofferenze “inutili”, scagionando la Francia dall’accusa di aver violato il diritto dell’Ue, e quindi torturato gli animali, per produrre foie gras. La decisione, ovviamente, è controversa: la stessa Francia ha escluso il foie gras dal menu deciso dagli organizzatori dei Giochi Olimpici di Parigi. La produzione totale europea, peraltro, ammonta a circa 500 tonnellate (d



