- Questo articolo è tratto dal numero di Finzioni, il mensile culturale di Domani che puoi scaricare e leggere a questo link
- Se volessimo, potremmo leggere il Pasticciaccio come un Baedeker, o un rosso libro del Touring, dedicato alla Roma degli anni Trenta.
- Con occhi aperti e avidi, viviamo nel presente. Ma il presente, a Gadda, non basta. Egli ha bisogno di storia: solo lei gli dà sicurezza, spessore, quiete; soltanto in lei egli può intravedere una specie di legge, che manca al presente.
Se volessimo, potremmo leggere il Pasticciaccio come un Baedeker, o un rosso libro del Touring, dedicato alla Roma degli anni Trenta. E passeggiare con le sue pagine aperte in due quartieri di Roma: quello che dal Pantheon conduce a piazza della Minerva, a via Santa Chiara, a piazza del Collegio Romano e al Corso, tra le piccole strade del centro; e l’altro, più vasto, che da piazza Vittorio, Santa Maria Maggiore, via Merulana porta sino al Celio e al Laterano dove, in quegli anni, giungevano a



