Scrivere e riscrivere

Ci sono romanzi che non finiscono mai

  • Nessuno come l’autore di un romanzo conosce i segreti di un suo libro, sa cosa si era proposto di fare e può giudicare quanto il libro sia riuscito o meno a raggiungere i suoi obiettivi.
  • Sappiamo che Balzac continuò a riscrivere i suoi libri per tutta la vita, talvolta pretendendo modifiche sulle modifiche anche quando tutto era ormai pronto per la stampa.
  • Uno scrittore che riscrive lo fa con una sensibilità frutto della prima pubblicazione. Da questo punto di vista quindi è un po’ come se il romanzo stesso avesse collaborato alla sua riscrittura.

L’ultima parte del processo di pubblicazione di un libro corrisponde per me al passaggio attraverso due fasi fra loro molto diverse, quasi contrapposte. La prima è quella in cui febbrilmente rifinisco e limo il testo, rileggendolo un numero spropositato di volte, fino quasi al limite della sazietà semantica – la condizione in cui una parola viene ripetuta talmente tante volte che finisce per perdere il suo significato –, dopodiché passo alla fase successiva, quella in cui ormai il libro è stato

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