Il mercato, in flessione, cambia ancora forma. Perdono tutti, ma perde più Amazon delle librerie. Meglio le indipendenti delle catene. Frena il catalogo e di nuovo si combatte tra le novità. Vincono i fumetti e i manga in particolare. La letteratura young adult.

I ragazzi hanno evidentemente potere d’acquisto e scaravoltano la classifica. Primo è Lyon che caccia i mostri a fumetti fra pupazzoni con il pelo bruciato dall’acido e alligatori in decomposizione, ovvero Le storie da brivido, Magazzini Salani.

Una costola della casa editrice Salani di cui parliamo spesso, perché sa fare i libri da vendere. Infatti Erin Doom sta al terzo posto, ancora Magazzini Salani, e poi manga e ancora manga. In mezzo a questa foresta dell’immaginario ragazzinesco si fanno largo Saviano, secondo, e Carofiglio, quarto.

Il Falcone di Saviano

Roberto Saviano ha scritto un altro libro importante, un romanzo che ricostruisce una pagina fatidica della nostra storia, Solo è il coraggio. Giovanni Falcone, il romanzo. Da Bompiani. A trent’anni dall’assassinio del magistrato palermitano, quando un’esplosione ha squarciato l’autostrada A29 nei pressi di Capaci e la Croma bianca che proveniva dall’aeroporto di Punta Raisi guidata dal giudice si è schiantata contro il muro di cemento e di detriti improvvisamente alzatosi per via dello scoppio. Proiettando violentemente Falcone e la moglie, che non indossavano le cinture di sicurezza, contro il parabrezza.

Il Falcone di Saviano non è né un santino né un’icona. È un genio del diritto, allievo di Rocco Schinnici, che capisce che la mafia è capitalismo d’avanguardia. È la storia di un magistrato che insieme a pochi altri intuisce la complessità di un’organizzazione criminale pervasiva, ne segue le piste finanziarie, ne penetra la psicologia e ne scardina la proverbiale omertà.

È narrata in queste pagine con l’essenzialità di un dramma antico: sul proscenio, un uomo determinato a ottenere giustizia, assediato dai presagi più cupi, circondato dal coro dei colleghi che prima di lui sono caduti sotto il fuoco mafioso; stretto, nelle notti più buie, dall’abbraccio di una donna che ha scelto di seguirlo fino a dove il fato si compirà. Saviano ha la competenza e la sensibilità per capire come funziona una vita limitata.

In una bellissima e non scontata intervista alla scrittrice Teresa Ciabatti su 7, Saviano le ha detto «Con i miei anni di scorta so che significa la gestione del proprio corpo quando tutto è vietato». E ricostruisce quello che è accaduto col montaggio della storia. Mettendo in fila fatti che a oggi nessuno aveva allineato con tanta precisione, eliminando gli intervalli di tempo che hanno sfumato, annacquandoli, sentimenti e colpe. E spinge la narrazione ancora più in là, fino a quello «spazio intimo dove le scelte cruciali maturano prima di accadere».

L’esordio

Ancora manga e poi al sesto posto parte con forza Le notti senza sonno di Gian Andrea Cerone. Per Guanda noir. È un libro potente cui fare attenzione. È un thriller serrato. Di oltre 500 pagine. L’ho iniziato ieri sera e mi ha fatto passare una notte senza sonno, non sono riuscito a smettere.

Ambientato a Milano, l’attimo prima che il virus blocchi la città e impedisca di risolvere il caso di un serial killer che si accanisce contro le donne. È un libro di cui riparleremo. Intanto qualche indizio sull’autore. È un esordiente. Che ha più o meno gli stessi anni che aveva Camilleri quando esordì. E io sono convinto che per fare un buon romanzo bisogna avere vissuto. E letto, come lui, il Buzzati della nera e di Un amore, e La donna della domenica di Fruttero e Lucentini. Grandi romanzi sulle città in sviluppo. Eppoi il noir non è più un genere, ma un àmbito e qui dentro risuonano anche il Maigret di Simenon e l’Ingravallo di Gadda. Ultimo indizio. Gian Andrea Cerone ha fondato la piattaforma di podcast Storielibere. È uno che ha fatto del racconto il proprio lavoro. Sa come si fa.

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