Nel rush finale prenatalizio arriva Maurizio de Giovanni con Caminito. Un aprile del commissario Ricciardi, Einaudi Stile Libero, e con più di ventimila copie si prende il primo posto davanti a Donato Carrisi con La casa delle luci, Longanesi. Vince il thriller. Ipnotico e psicologico nel caso di Carrisi. Storico, in epoca fascista, nel caso di De Giovanni. Il set storico del fascismo è abitato da molti dei libri in classifica.

Il Mussolini criminale di Cazzullo, quello letterario di Scurati, quello alla fine del fascismo di Vespa. E poi c’è l’hard-boiled antifascista di Carlo Lucarelli, Bell’abissina, Il giallo Mondadori. Tra i big altovendenti che possono aspirare a scalare la vetta c’è solo Alberto Angela, che scende in campo per ultimo, il 9 dicembre, con altra storia, antica, Nerone. La rinascita di Roma e il tramonto di un imperatore. Da Harper Collins Italy.

Sempre più titoli

Per il resto, se ampliamo lo sguardo ai primi undici mesi, la classifica conferma la tendenza che vede le vendite spalmate su un numero sempre più ampio di titoli: oggi i primi cento titoli pesano solo per l’8,8 per cento sul valore complessivo delle vendite. Il catalogo si conferma un punto di forza del mercato: vale il 70,4 per cento delle vendite complessive di un anno, contro le novità che pesano invece per il 30,9 per cento.

In questo contesto, nella top ten compaiono due libri dell’italiana Erin Doom al primo, Fabbricante di lacrime, e all’ottavo posto Nel modo in cui cade la neve. Colleen Hoover al terzo con It ends with us; Madeline Miller con La canzone di Achille al settimo e K. Shell al nono con Let the game begin, tutte autrici che hanno beneficiato di una forte popolarità sui social network per le loro opere.  

Il 2022 dell’editoria italiana di romanzi e di saggi venduti nelle librerie e sulle piattaforme e nei supermercati si prevede chiuda in calo rispetto al 2021, con una flessione compresa tra l’1,1 per cento e l’1,8 per cento per un valore delle vendite a prezzo di copertina compreso tra il miliardo e 676 milioni e il miliardo e 687 milioni. Un calo lieve.

La previsione è dell’ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori (AIE), sulla base dei dati Nielsen Bookscan dei primi undici mesi. È stata presentata a Più libri più liberi, Fiera nazionale della piccola e media editoria, in programma fino a oggi alla Nuvola di Roma.

«La sostanziale tenuta delle vendite testimonia la capacità di reazione dell’editoria italiana. Le vendite riflettono la scelta responsabile degli editori di mantenere invariati i prezzi di copertina, a fronte dell’inflazione e di un’esplosione dei costi di produzione, a partire da quelli della carta e dell’energia. Esplosione dei costi che ovviamente pesa in modo particolare sui piccoli e medi editori», ha sottolineato il presidente di AIE Ricardo Franco Levi. «Per questo è essenziale che venga riattivato per gli editori di libri il credito d’imposta sulla carta e mantenute le misure di sostegno alla lettura, a partire dalla 18App, in un momento in cui preoccupa la perdita di potere d’acquisto delle famiglie». 

Si cerca l’evasione

Nei primi undici mesi il valore del mercato è stato pari a 1,268 miliardi, in calo del 2,3 per cento rispetto al 2021 ma in crescita del 12,9 per cento rispetto al 2019 pre-pandemia. Le copie vendute sono state 86,8 milioni, in calo del 2 per cento rispetto al 2021 e in crescita del 14,5 per cento rispetto al 2019.  

Recuperano le librerie fisiche. Sono cresciute dell’1,3 per cento fino a 674,8 milioni. L’online flette invece del 5,3 per cento a 532,9 milioni, la grande distribuzione del 12,7 per cento a 60,7 milioni. 

I generi. Nel 2022 gli italiani hanno scelto l’evasione: nei primi undici mesi, infatti, i romanzi di autori stranieri sono cresciuti del 9,1 per cento, quelli degli italiani del 4,3 per cento, i fumetti del 15,9 per cento. La saggistica professionale invece cala del 13,3 per cento, quella generale del 10,8 per cento. Bambini e ragazzi del 2,5 per cento. Tra i segmenti che meglio hanno performato nel 2022, i romanzi d’amore scritti da italiani (più 231per cento), le guide per la casa (più 130 per cento), chick lit italiani (92 per cento).  

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