le mie incursioni fra comicità e satira

Senza ironia la vita è impossibile da sopportare, anche per i matematici

Foto AGF
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  • Ricordo bene quando iniziò il mio rapporto con la comicità e la satira televisive: era metà dicembre 1987. Stavo per uscire per andare al cinema, quando sullo schermo acceso apparve Renzo Arbore, che aveva inaugurato da un paio di giorni la sua trasmissione Indietro tutta.
  • Ma il mio battesimo televisivo in un vero programma comico o satirico avvenne soltanto nel 2007. Un giorno mi telefonò Maurizio Crozza. Ma è forse Bonolis il comico che ho trovato più congeniale e affine.
  • Considero queste incursioni nella comicità, nella satira e nell’assurdo boccate d’aria fresca, in un mondo che ci asfissia con le sue seriose stupidità e le sue stupide seriosità.

Ricordo bene quando iniziò il mio rapporto con la comicità e la satira televisive: era metà dicembre 1987, probabilmente il 16 o il 17. Stavo per uscire per andare al cinema, quando sullo schermo acceso apparve Renzo Arbore, che aveva inaugurato da un paio di giorni la sua trasmissione Indietro tutta. Catturato dal tono surreale del programma, rimasi in casa a guardare quella puntata, e molte della sessantina che seguirono. Nel 1985, ai tempi di Quelli della notte, io ero in sabbatico negli S

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