- La trasmissione radiofonica 610 proponeva, tra i suoi spot surreali, quello dell’immaginario baccalà Pompermaier, «il baccalà di noi alpin», salutato con entusiasmo da un coro di montanari.
- Ebbene, un piatto simile è ora realtà, e neppure isolata. Di fronte alla realizzazione del baccalà Pompermaier, allo storico non rimane che formulare l’abituale domanda: come siamo arrivati fino qui?
- Dobbiamo ragionare sulle tecniche di conservazione, che hanno radici lontane e senza le quali sarebbe impensabile oggi ordinare un’orata al cartoccio in alta montagna.
Capita non di rado che la satira superi o quantomeno anticipi la realtà. La trasmissione radiofonica 610 proponeva, tra i suoi spot surreali, quello dell’immaginario baccalà Pompermaier, «il baccalà di noi alpin», salutato con entusiasmo da un coro di montanari. Ebbene, un piatto simile è ora realtà, e neppure isolata. Molti rifugi hanno investito sul mangiare bene, persino di lusso, ingaggiando chef rinomati e proponendo ricette che vanno molto oltre cacciagione, erbe d’alta quota e pesce di



