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Seconds di Bryan Lee O'Malley (2014) conferma l'attitudine dell'autore del cult Scott Pilgrim a raccontare con tenerezza, ritmo e un'ironia tutta cerebrale le contraddizioni dei millennial, tra cliché di fantascienza e manga comico.

Esuberante, testarda, irascibile e ambiziosa, Katie è una perfetta gen Y. Un tipo difficile, ma illuminato da un buon istinto. Vuole aprire un ristorante tutto suo in una cittadina di provincia. È rispettata come capo cuoca al Seconds, vive in una stanza sopra il locale.

Il fungo magico che corregge i propri errori

Un giorno trova un fungo magico, dono dello spirito della casa, inconsapevolmente evocato dalla cameriera un po' imbranata, di ascendenza latino: la sostanza permette a chi la assume di tornare indietro nel tempo e correggere i propri errori. Katie cede alla tentazione del controllo assoluto: “farò sempre tutto giusto”. Ma i viaggi nel tempo promettono rimedi impossibili: la linea temporale si aggroviglia, e il vero nodo resta l'immaturità del protagonista. Katie si sente sbagliata: non sa prendersi le proprie responsabilità. La sua passione vira in ossessione, e l'unico momento di vero gusto è quando cucina per se stessa, in un raro gesto di cura.

Sbagliare va bene

Le sue fragilità emergono nella scalata al successo: sfiora un'idea di realizzazione individualista, orientata al profitto, ma le sue peripezie spazio-temporali la costringono a un esame. Secondi propone il fantastico e il mestiere del ristoratore come dispositivi narrativi per affrontare debolezza e crescita: è ok sbagliare.

Il disegno è tondeggiante, essenziale, leggibile: pupazzetti kawaii, occhioni, movimenti agitati, splash panel per gli squarci contemplativi. Una leggerezza visiva che agevola la profondità del racconto.

Un romanzo classico dalla morale lampante

La struttura è classica, da romanzo di formazione con elementi codificati nella fiaba, come entità soprannaturali, aiutanti magici e un amore da conquistare: quello verso se stessi che passa attraverso l'accettazione. Katie ha paura di deludere, è schiacciata dalla pressione sociale di autoaffermazione, ma resta coraggiosa e curiosa. Il ristorante è il suo mondo, con i sacrifici e le relazioni che lo animano.

La morale è lampante: nella vita sbaglierai, anche ferendo chi ti è vicino. Attraversa i tuoi sbagli, trasformali in conoscenza. E se trovi un fungo magico nel cassetto, mangialo: ma prima informati bene sui suoi effetti.


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