Il quarto e penultimo film italiano in concorso è basato sul memoriale della segretaria-factotum di Riccardo Schicchi, l’inventore dei fenomeni Cicciolina, Moana Pozzi, Eva Henger. Pietro Castellitto investe il suo capitale di fascino e talento nell’agiografia del tycoon dell’erotismo. Perché non reintitolargli via Cassia?
Sui cellulari riaccesi in simultanea a proiezione finita imperversa uno tsunami di faccine brutte, gli emoji che da un pezzo hanno rimpiazzato l’arcaica stellina singola del punteggio più basso. Ed è una vera ingiustizia, perché Diva Futura, il film così bullizzato, ci ha resi edotti di una grave lacuna nella nostra memoria dell’ultimo squarcio di Novecento. Non ci eravamo accorti – e adesso lo sappiamo – che con la sua agenzia Diva Futura, crogiuolo di talenti che hanno fatto storia del costum



