- Dobbiamo resistere alla tentazione di credere il selvaggio sia qualcosa che un tempo esisteva e adesso non esiste più
- Il mio libro ci mette in guardia dall’investire in un selvaggio collocato in un passato lontano che non tornerà più, o in un futuro in cui la scienza e la conservazione ne consentiranno il recupero
- Il selvaggio è piuttosto un’epistemologia, un campo di formulazioni alternative che mettono in questione quell’impulso a “fare ordine” tipico della modernità
Sono tanti i libri dedicati all’idea di selvaggio che iniziano con uno sguardo rivolto all’indietro, all’infanzia dell’autore: altri tempi, quando ancora i merli acquaioli o gli scoiattoli rossi o i rospi calamita scorrazzavano nelle valli e nelle foreste, e il genere umano non aveva iniziato la sua vorticosa discesa verso lo scarico della grande piscina universale. Sono tentato anch’io di raccontare dei ricci che da bambino scorgevo facilmente sul prato di casa la mattina, ricci che adesso n



