Si intensifica la flessione dell’editoria di varia nei primi quattro mesi del 2025: -3,6% a valore. Pesa il minor contributo delle Carte per i neo-diciottenni.

Calano le vendite in tutti i canali, ma di più nell’online e nella grande distribuzione, così che aumenta la quota delle librerie fisiche. Soffrono le librerie indipendenti. Spiega Innocenzo Cipolletta, presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE): «Come avevamo denunciato sarebbe accaduto, il minor sostegno pubblico alla domanda di lettura è all’origine della flessione del mercato del libro in questa prima parte del 2025. Il mercato paga il minor sostegno alla domanda, ma tiene. Calo demografico, impatto delle nuove tecnologie sulla lettura e mutate condizioni di studio sono tendenze di lungo periodo che incidono già ora sull’industria del libro».

«L’allargamento della platea dei beneficiari di Carta Cultura e Carta del Merito attraverso la semplificazione all’accesso annunciata dal ministro della Cultura Alessandro Giuli, l’impegno per la stabilizzazione dei fondi per biblioteche e librerie, l’impegno a elaborare una legge sul libro con la filiera, sono misure giuste e urgenti che vanno nella direzione che avevamo auspicato. Come avevamo denunciato sarebbe accaduto, il mercato del libro nella prima parte di quest’anno è caduto per effetto del minor sostegno alla domanda, un sostegno che nel corso degli anni aveva alimentato una crescita strutturale del settore e che è uno degli strumenti che può contribuire a ridurre le disparità territoriali negli indici di lettura, a partire da quella tra Nord e Sud. Bisogna adottare un modello che coinvolga una platea il più ampia possibile: l’annuncio del ministro è in questo senso importante».

«Il calo demografico, l’impatto delle nuove tecnologie sui modi e i tempi della lettura, modalità di studio differenti che nelle università tendono a marginalizzare l’approfondimento sui libri sono fenomeni che dispiegano i loro effetti a largo raggio sull’industria editoriale e che hanno riflessi sulla vita culturale del Paese. È necessaria una riflessione e azioni collettive, degli attori pubblici e privati assieme, che rimettano il libro al centro».

Si intensifica la flessione nei primi quattro mesi del 2025 per il mercato libro. Cala del 3,6% l’editoria italiana di romanzi e saggi venduti nelle librerie fisiche e online e nella grande distribuzione rispetto allo stesso periodo del 2024, registrando 431,3 milioni di euro di vendite a valore per una minor spesa degli italiani di 15,9 milioni di euro. Il calo a copie è stato del 3,2%: quasi un milione di copie di libri acquistati in meno (975mila) su 29,2 milioni di copie complessive.

La flessione coinvolge tutti gli editori, con gradi di intensità diversi: i grandi gruppi e gli editori con un venduto superiore a 5 milioni di euro di nell’anno precedente perdono l’1,3% a valore, gli editori medi (tra uno e cinque milioni di euro di venduto) il 13,1%, i piccoli (sotto il milione di euro di venduto) il 7,3%.

L’analisi e rielaborazione dell’ufficio studi AIE sulla base di dati NielsenIQ-GfK e altre fonti è stata presentata al Salone Internazionale del Libro di Torino nel convegno “Il mercato del libro nei primi mesi del 2025”.

Lo stato di salute dell’intera editoria italiana. Nel 2024 l’editoria italiana di varia ha chiuso in calo dello 0,9%, con vendite complessive di 1.522 milioni di euro, 14,6 milioni in meno dell’anno precedente. L’editoria scolastica adozionale ha registrato un meno 0,5% attestandosi a 790,2 milioni di euro, 3,9 milioni in meno dell’anno precedente. L’editoria universitaria ha accusato una flessione del 15,1%: i 154,9 milioni di euro di vendite a valore sono inferiori di 27,5 milioni rispetto l’anno precedente.

Le ragioni della flessione del 2025. Rispetto all’anno precedente, il mercato di varia nel 2025 sconta soprattutto la forte diminuzione dei sostegni alla domanda: gli acquisti dei neo-diciottenni con le Carte nei primi quattro mesi del 2025 sono stati pari a 18,3 milioni di euro contro i 45,9 milioni di euro del 2024: al netto di questi acquisti, il mercato del 2025 rispetto al 2024 è in crescita del 2,9%.

La classifica

Le prime dieci novità nel 2025 hanno venduto quasi un quarto di copie in meno (-23,9%) rispetto al 2024.

Infine, se nella top 10 dei primi quattro mesi del 2024 figuravano sei romanzi italiani, tra cui il primo in classifica, nel 2025 sono solo due, in ottavo e decimo posto.

I dieci titoli più venduti nei primi 4 mesi del 2025 gennaio - aprile:

1. La catastrofica visita allo zoo, J. Dicker, La nave di Teseo (Marzo 2025)

2. Spera, l’autobiografia, Francesco, Mondadori (Gennaio 2025)

3. Tatà, V. Perrin, E/O (Novembre 2024)

4. Il Dio dei nostri padri. Il grande romanzo della Bibbia, A. Cazzullo, HarperCollins (Settembre 2024)

5. Socrate, Agata e il futuro. L'arte di invecchiare con filosofia, B. Severgnini, Rizzoli (Febbraio 2025)

6. Elogio dell’ignoranza e dell’errore, G. Carofiglio, Einaudi (Gennaio 2025)

7. Il canto dei cuori ribelli, T. Umrigar, Libreria Pienogiorno (Aprile 2024)

8. Onesto, F. Vidotto, Bompiani (Gennaio 2025)

9. Onyx Storm, R. Yarros, Sperling & Kupfer (Gennaio 2025)

10. Game of Desire. Devozione, H. Riley, Sperling & Kupfer (Aprile 2025)

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