Non possiamo prevedere con esattezza l’andamento di un libro, non c’è la ricetta miracolosa per il best seller. La sfida oggi per chi lavora in questo settore è quella di coinvolgere e appassionare nuove generazioni di lettori
Anche quest’anno torna il Seminario di perfezionamento della Scuola per Librai organizzato dalla Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri, giunto alla sua quarantaduesima edizione, nel tradizionale appuntamento in quattro giornate presso la storica Fondazione Giorgio Cini di Venezia.
L’annuale Seminario che coinvolge editori e librai italiani e internazionali, organizzato dalla Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri con il contributo di Messaggerie Libri e Messaggerie Italiane, e in collaborazione con l’Associazione Italiana Editori, l’Associazione Librai Italiani e il Centro per il Libro e la Lettura, si svolgerà dal 28 al 31 gennaio 2025.
Véronique Cardi, direttrice generale delle Editions JC Lattès, che parteciperà alla tavola rotonda internazionale del 31, ha scritto per noi questo articolo sullo stato dell’arte dell’editoria francese e quella italiana.
Spesso mi chiedono se diventare una editrice fosse un sogno, il che mi fa sorridere, perché per molto tempo non sapevo che fare l’editore fosse una professione. D’altra parte, da bambina la lettura era l’unico sport di famiglia, così come le librerie erano le opere d’arte della casa, e sono cresciuta con l’aneddoto di mio padre che, per chiedere a mia madre di sposarlo, le chiese: vuoi costruire una biblioteca con me?
Ora sono io a riempire gli scaffali di questi colti insegnanti di storia-geografia con i libri che pubblico, e l’editoria è diventata la mia passione e la mia missione. La mia passione, perché i libri mi hanno donato il mondo, aiutandomi sia sfuggire sia a decifrare la realtà, e perché non conosco gioia più grande, come editore, che creare quel piccolo miracolo che unisce le parole di un autore al cuore e alla mente di un lettore. Leggere è una delle prime esperienze di empatia: mettersi nei panni di un personaggio quando si legge significa abituarsi a mettersi nei panni di qualcun altro, cosa che non credo sia inutile nella società. Quindi leggere insieme per vivere insieme: ecco qual è la nostra missione di editori.
Alla domanda se fosse un sogno diventare editrice, a volte rispondo evocando il trio Proust, Britney Spears e me, ovvero come si passi dalla lettura di Proust sul divano dell’adolescenza alla pubblicazione delle memorie di Britney Spears come direttrice delle edizioni Lattès, e viceversa come la pubblicazione di bestseller come La femme en moi di Britney Spears permetta di scommettere sui Proust di domani.
Magia e vertigine
È la magia e la vertigine dell’editoria: non possiamo mai prevedere con esattezza l’andamento di un libro e, se avessimo una ricetta miracolosa, tutti noi pubblicheremmo solo bestseller. Ma le vendite in Francia sono come una clessidra, con sempre più libri che vendono sempre meno e sempre meno libri che vendono sempre di più. Resta il fatto che, con celebrità come Britney Spears, possiamo contare su una media certa di vendite, ed è questo tipo di bestseller che ci permette di rischiare con autori più letterari o nuove voci, i Proust di domani, che inizieranno vendendo poche migliaia di copie ma costruiranno il futuro.
A mio parere, il futuro dei libri dipende dalla nostra capacità di trovare questi nuovi autori e di difendere i nostri classici. E il modo in cui gli influencer letterari sui social network impazziscono per le nuove serie romanzesche tanto quanto per i classici come Jane Austen mi riempie di speranza. I libri dimostrano costantemente il loro valore di rifugio in un mondo in cui devono affrontare la crescente concorrenza di schermi, serie televisive, videogiochi, podcast e così via. Lo hanno dimostrato soprattutto all’epoca di Covid, quando il mercato è esploso per mancanza di altre attività ricreative accessibili.
Con un ritorno a classici come Agatha Christie, le cui vendite si sono impennate in quel periodo. Ma soprattutto perché la lettura è l’evasione per eccellenza, qualcosa che sogniamo ancora di più quando siamo confinati. Per questo la casa editrice che ho fondato si chiama “Les Escales” e ogni pubblicazione è una tappa di questo viaggio immobile nella letteratura.
Coinvolgere i nuovi lettori
La sfida principale, tuttavia, resta quella di rinnovare le generazioni di lettori, con dati preoccupanti sulla disaffezione dei giovani alla lettura in Francia, dove i ragazzi passano dieci volte più tempo sugli schermi che a leggere libri, e i ragazzi tra i 16 e i 19 anni passano solo sette minuti a leggere e cinque ore e 12 minuti sugli schermi (fonte: studio CNL/Ipsos 2024).
È questo che invidio dell’Italia di oggi, il fatto che i giovani leggano più degli adulti: è chiaramente il mondo in cui voglio vivere. L’esplosione delle vendite di nuovi romanzi in Francia non è riuscita a compensare la disaffezione verso il genere nel suo complesso, e voglio credere che l’entusiasmo dei giovani lettori per questo tipo di letteratura li porterà più avanti verso la letteratura generale. Ogni anno, il premio Goncourt des lycéens è un’occasione per sperare e festeggiare, e i giovani lettori prediligono testi altamente letterari come Madelaine avant l’aube di Sandrine Collette, che abbiamo pubblicato all’inizio della stagione letteraria 2024 (Madelaine prima dell’alba, in uscita in Italia nel 2025 per le edizioni e/o).
Naturalmente in Francia, a differenza dell’Italia, il mercato è protetto dalla legge sul prezzo unico del libro, che ha preservato una rete di librerie indipendenti il cui dinamismo è fondamentale per gli editori. Il passaparola creato dai consigli dei librai può ancora creare veri e propri fenomeni di vendita, come nel caso di Son odeur après la pluie di Cédric Sapin-Dufour (Stock, 2023; Il suo odore dopo la pioggia, Salani editore, 2024).
Ma spetta anche a noi editori continuare a dimostrare che la lettura è sexy e reinventare i nostri modi di raggiungere i lettori. È quello che abbiamo fatto quando ero a capo di Le Livre de Poche, quando abbiamo lanciato “le Camion qui livre”, un booktruck, come i foodtruck che piacciono tanto ai giovani, che gira per le spiagge tutta l’estate per mettersi sulla strada dei vacanzieri che preferiscono i libri agli smartphone sugli asciugamani.
Attraversare i confini culturali, organizzando tour di letture musicali, come quelle di Olivia Ruiz o Nina Bouraoui a Lattès, o di Gaël Faye pubblicato da Grasset, aiuta ad attirare anche altri pubblici che non osano entrare nelle librerie. Presto inaugureremo delle letture profumate basate sul primo romanzo di Paul Richardot, Fragrancia (che sarà pubblicato da Garzanti), un thriller olfattivo sulla falsariga del famoso romanzo Profumo di Patrick Süskind. Sembra fondamentale offrire ai lettori esperienze reali. E dobbiamo raggiungere i giovani là dove sono, anche nei videogiochi, pubblicizzando i nostri libri come abbiamo fatto per la coppia di protagonisti del thriller francese Giacometti-Ravenne per Le Graal du diable, che aveva come protagonisti vampiri e streghe, presenti anche nei videogiochi.
Voci da rappresentare
Raggiungere i lettori significa anche raggiungere tutti i lettori, anche quelli che non si sentono coinvolti o rappresentati nella letteratura di oggi. Da qui la creazione dell’etichetta “La Grenade”, che comprende La poule et son cumin di Zineb Mekouar, finalista al premio Goncourt per il primo romanzo (Il passaporto verde, Nord, 2023). È un marchio che mira a far emergere voci provenienti da contesti culturalmente diversi (granata nel senso di frutta) e che vogliono scuotere i codici della scrittura (granata nel senso di bomba).
Perché i libri hanno questo potere esplosivo; i libri spesso muovono le società più velocemente della politica o della giustizia, come abbiamo visto recentemente in Francia con Et j’ai cessé de t’appeler Papa di Caroline Darian, la figlia di Dominique e Gisèle Pelicot, il carnefice e la vittima. Questa testimonianza, pubblicata due anni prima del processo Mazan, ha inventato il tema della sottomissione chimica, che oggi è una questione di salute pubblica in Francia e, spero, presto in tutto il mondo, grazie alla traduzione in 18 paesi di questo libro (E ho smesso di chiamarti papà. Il memoir della figlia di Gisèle Pelicot, uscirà in Italia per Utet il 18 febbraio 2025).
I libri possono cambiare il mondo, e la mia passione e la mia missione come editore è quella di permettere loro di farlo, ancora e ancora.
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