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Elogio funebre per i bar di quartiere

Li chiamano “bar sinceri”: hanno l’insegna bianco siberia, un nomen omen (Sport, Stazione, Baby..) e abitanti diventati ormai inscindibili dal mobilio. Restauri, chiusure, cambio della guardia: quelli che erano un luogo di riferimento per quartieri e province oggi sono luoghi destinati a scomparire

Questo articolo è tratto dal nostro mensile Cibo, disponibile sulla app di Domani e in edicola

Nel giardino esterno, all’ombra di un albero, un gruppetto di signori si infervora parlando della cavalcata del Bologna Calcio verso la Champions League. In un angolo è appena iniziato il pinnacolo e il tifo, austero e concentrato, borbotta a ogni mossa. Fanno già quaranta gradi sotto la tensostruttura che fa da ristorante, la schiena è colla per le sedie di plastica ma, nel menù, tagliatelle, tortelloni e crescentine non mancano. Lo spritz al bar costa ancora tre euro e mezzo, con 25 (vino e ac

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