Cultura

La casa editrice che unisce la letteratura all’arte

  • Che si tratti di pure invenzioni letterarie, di biografie romanzate o di saggi, i libri gettano luce sulle intenzioni e sulle condotte che hanno portato alla creazione di capolavori, illuminando intere epoche.
  • La vasta produzione editoriale che pone l’arte e i suoi autori come protagonisti della narrazione mira a ricostruire l’artista come un pensatore, cioè un uomo riflessivo, un uomo che apre un mondo.
  • Una casa editrice come progetto letterario, che ubbidisca cioè a un’idea opposta a quella del mondo come mero mercato, non può prescindere dall’arte, non può non trattare d’arte. L’arte, secondo Giuseppe Russo, direttore editoriale di Neri Pozza, al pari di ogni altra attività umana non può essere indagata attraverso un approccio scientifico oggettivante.

Nato nel 1928 nel New Jersey, Nathwell Tate, detto Nat, fu un artista della New York school, il cui linguaggio pittorico era assai vicino all’espressionismo astratto. Le sue opere, soprattutto le tele della serie Bridge, ispirate all’omonima poesia di Hart Crane, ottennero un buon successo di mercato e negli anni Cinquanta l’artista espose in collettive insieme a Barnett Newman, Lee Krasner, Adolf Gottlieb, Philip Guston. Di indole fragile e con grossi problemi di alcolismo, Tate si suicidò

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