Un libro recente ricostruisce quale sia stata l’anima del Movimento sociale italiano nella Prima Repubblica. Dall’assalto alla Sapienza ai legami con figure eversive: un partito che rivendicava l’eredità del ventennio
Nella Prima Repubblica, si parlava di “arco costituzionale”. E tale formula comprendeva quei partiti che avevano elaborato e approvato appunto la Costituzione. Era un termine suggestivo: “arco”, quindi una struttura architettonica portante, di ingegnosa eleganza; e “costituzionale”, dunque basato sui valori unificanti della Repubblica nata dall’antifascismo. Ma era anche un termine sottilmente perfido, perché di fatto accomunava tutti i partiti in cui si riconoscevano gli elettori, tranne uno: i



