Ero una bambina secchiona e brava in tutte le materie: ho perfino partecipato alle Olimpiadi della matematica, anche se ora so a malapena far di conto. Un libro recente di Pietro Minto riaffronta logaritmi, radicali e derivate in modo divertente
A un certo punto della mia vita, ho partecipato alle olimpiadi di matematica. Avevo undici anni, una sola amica e la mia esistenza era in balia della scuola (almeno fino a giugno, nei mesi estivi vivevo in funzione del Festivalbar). Potremmo dire che ero una secchiona, se si può essere considerati tali già in tenera età: andavo bene in tutto, anche nella terribile matematica. La professoressa che ci insegnava matematica alle medie, che ricordo con affetto soprattutto perché era poco più alta di



