- L’esistenza che è al centro del romanzo di oggi non è quella che atteneva alle vicende universali, in cui ogni vita umana si racchiudeva per un gesto di fantasia rivoluzionaria. L’esistenza del romanzo di oggi è quella biografica, individuale, concretissima, relativa alla vita ordinaria dei fatti di ogni giorno.
- Sarà colpa dei mass media che trasformano la narrativa in para-giornalismo, o dei social che presuppongono lo stile asciutto e scabro delle ordinazioni al bar quando si va di corsa al mattino. Tutte possibili e plausibili spiegazioni della nostrana compulsione a misurarsi con l’accaduto e con l’istantaneo.
- Eppure, varrebbe la pena preservare l’esistenza a rischio di questo animale raro, questo ardente mondo creato che è la finzione letteraria, davvero a disposizioni di tuttə perché di nessunə.
La verità è da sempre terreno di contesa tra letteratura e filosofia, tant’è che Platone assimilava il poeta a Proteo, divinità minore che con troppa disinvoltura cambiava forma e quindi opinione. Negli ultimi tre secoli, la divisione dei compiti sembrava più ordinata e metodica, con la filosofia a operare ogni sorta di disvelamento sulle bellezze e le brutture di questo nostro mondo e la letteratura a creare mondi possibili presso cui trovare rifugio nel caso questo nostro mondo dovesse piac


