“Sempre tornare”

Il libro di Mencarelli che trova il senso della vita nelle scelte più irrazionali

Illustrazione Pixabay
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  • C’è un ragazzo di diciassette anni che ci parla, palpitando tra le pagine di un libro. Un ragazzo che si chiama Daniele, un libro che si chiama Sempre tornare (Mondadori, 2021).

  • Il romanzo racconta una sequenza di giorni agostani del giovane protagonista (che si chiama come l’autore) che, dopo un ferragosto passato in una discoteca della riviera romagnola, decide di abbandonare il gruppo di amici con cui aveva organizzato quella trasferta vacanziera così tipica dei primi anni Novanta.

  • Da quel momento il ragazzo incontrerà una sequela di personaggi indimenticabili, tessendo grazie a loro un intreccio di un libro che è un po’ romanzo di formazione, un po’ romanzo di viaggio.

C’è un ragazzo di diciassette anni che ci parla. Lo fa con la voce illuminata dal fomento di tutta una vita davanti, con la nuca bruciata dal sole di un agosto del 1991, con le gambe martoriate dai chilometri percorsi in un’odissea autostradale autoinflitta. C’è un ragazzo di diciassette anni che ci parla, palpitando tra le pagine di un libro. Un ragazzo che si chiama Daniele, un libro che si chiama Sempre tornare (Mondadori, 2021). È proprio in questa voce il segreto dell’opera terza di Da

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