Nel 1921, a Ginevra, un luglio insolitamente canicolare portò le temperature attorno ai 39°C. Charles Ferdinand Ramuz prese quell’estate come un preludio della dannazione eterna e iniziò a scrivere Presenza della morte. Il romanzo uscì un anno più tardi, ed è da poco stato ripubblicato da Feltrinelli, in una nuova edizione tradotta e curata da Maria Nadotti