Dietro le quinte del Boom

Perché i manga hanno conquistato il mondo

Una mostra di manga a Madrid (Europa Press via AP)
Una mostra di manga a Madrid (Europa Press via AP)
  • I manga sono da mesi nelle prime posizioni delle classifiche dei libri più venduti. Negli ultimi mesi, un libro e una mostra hanno consentito di avere un quadro più coerente per scandagliare senza annegare la profondità di autori, personaggi e contenuti di un universo affascinante e quanto mai variegato.
  • Le vite di chi pilota robot giganti o si trasforma in supereroe, così come le vicende quotidiane di una Lady Oscar (che nel 2022 festeggia i suoi 50 anni del manga e i 40 del debutto animato in Italia) o di una principessa Zaffiro possono così assurgere a vere e proprie icone moderne, in un flusso che cambia di continuo il punto di vista di chi guarda, oltre a reinventare i generi dell’epica e il racconto dei sentimenti umani.
  • Giovani e meno giovani aprono gli occhi su temi particolarmente d’attualità che il manga esplora da decenni (e con dovizia di autori e personaggi: il che spiega molto del successo planetario), come le questioni di genere, la memoria storica e l’inclusività culturale, i percorsi di scienza e fantascienza, lo storytelling dall’universale al particolare, lo stile e la moda, il design urbano.

Negli Stati Uniti li chiamano ancora “comics”, nonostante da quasi cent’anni raccontino anche storie d’avventura e di fantascienza. Da noi – per un evidente complesso d’inferiorità – fino al Dopoguerra li chiamavamo “cineromanzi”, finché negli anni Cinquanta per sineddoche (la parte per il tutto) li abbiamo ribattezzati “fumetti” come le celebri nuvolette che ne contengono i dialoghi e sono la parte più riconoscibile, anche se non essenziale. Per darci un tono, da vent’anni il marketing dei

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