Cultura

I Marsigliesi, la banda della Magliana e l’omicidio di Pier Paolo Pasolini

Pier Paolo Pasolini in una foto dall'archivio storico di laPresse
Pier Paolo Pasolini in una foto dall'archivio storico di laPresse
Pier Paolo Pasolini in una foto dall'archivio storico di laPresse
  • Pier Paolo Pasolini aveva rapporti con il sottobosco criminale delle borgate romane, dal quale otteneva informazioni sulla criminalità organizzata e sul linguaggio della mala.

  • I Marsigliesi erano una banda di delinquenti che si dedicava a rapine, sequestri, traffico di droga e altre attività illegali nella Roma degli anni Settanta. Erano anche il terminale italiano della French connection, un giro di droga che arrivava in Italia da Marsiglia.

  • La banda della Magliana era formata da giovani di borgata che lavoravano per i Marsigliesi, ma che poi decisero di mettersi in proprio. Cosa c’entrano con la morte di Pasolini? Che ruolo ha avuto il furto dei negativi di un film? E cosa ha scoperto, alla fine dello scorso anno, la Commissione antimafia?

Pier Paolo Pasolini amava apparire ben rasato e pettinato. Avanti negli anni aveva preso anche a tingersi di nero i folti capelli brizzolati; e a Roma era solito servirsi da un barbiere in piazza Trilussa, lo stesso da cui andavano Enrico De Pedis detto Renatino, Franco Giuseppucci detto il Negro e Giovanni Girlando detto il Roscio. Erano tre ragazzi di borgata che allora lavoravano per i Marsigliesi, ma si metteranno presto in proprio, dando vita alla banda della Magliana. Questi giovani era

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