Seduti sul divano, provati dalle maratone culinarie di questi giorni natalizi, rischiamo di ritrovarci davanti alla televisione a fare zapping. Ecco per voi qualche suggerimento per provare a orientarsi tra le piattaforme di streaming e recuperare quello che, forse, vi siete persi.
Dal ritorno di Mercoledì, di Tim Burton alla nuova serie The Beast in Me fino alla stagione conclusiva di Stranger Things. Sono tante le serie che quest’anno abbiamo particolarmente apprezzato. Ecco i consigli della nostra redazione.
Étoile - Prime video
Cheyenne sale su navi di attivisti come su un palco di Parigi: col corpo dice tutto, converte la rabbia in danza, eroina senza fronzoli. La interpreta Lou de Laâge, con Charlotte Gainsbourg e Luke Kirby, lo stesso di Mrs Maisel: pure Étoile è creatura di Amy Sherman-Palladino, ma bloccata dopo la stagione 1 per scarsità di clic. Se amate la danza o le cause perse, vale.
Consigliato da Francesca De Benedetti
The beast in me - Netflix
La trama di questo thriller psicologico si regge sul dualismo tra Aggie, scrittrice in lutto dopo la morte del figlio, e Nile, magnate immobiliare sospettato della morte della moglie. I due si scontrano e si attraggono in un gioco di manipolazione reciproca, sullo sfondo di una scia di omicidi. Claire Danes e Matthew Rhys sono una coppia perfetta, entrambi nominati ai Golden Globes.
Consigliato da Giulia Merlo
L’arte della gioia - Sky Atlantic
Trasposizione televisiva e seriale del poco fortunato e omonimo romanzo di Goliarda Sapienza.
Succede davanti alla pagina e succede anche davanti all’immagine: a un certo ci chiediamo cosa siamo disposti a perdere per essere liberi. Un po’ come fa Modesta, interpretata da una sorprendente Tecla Insolia. Consigliato a chi agli eroi preferisce l’imperfezione. E quindi l’umanità.
Consigliato da Enrica Riera
Mrs Playmen - Netflix
Non perdete la storia di Adelina Tattilo: Carolina Crescentini dà un volto credibile alla padrona dell’immaginario erotico degli anni Sessanta-Settanta. L’editrice si rivela capace di tutte le furbizie necessarie per dribblare la buoncostume e di imporsi sul patriarcato con una declinazione personale (e molto criticata) dell’emancipazione femminile.
Consigliato da Lisa Di Giuseppe
The Last of Us - Sky Atlantic
La costruzione di un amore e la sua distruzione. Nel viaggio verso l’ultima speranza di salvezza, miglio dopo miglio, un pericolo dopo l’altro, Joel (Pedro Pascal) e Ellie (Bella Ramsey) riportano l’amore (adottivo) tra padre e figlia alla forma essenziale. Proteggerlo costerà moltissimo. Anche perché in The Last of Us questa scintilla di tenerezza deve sopravvivere in un pianeta post pandemico dominato da zombie famelici. Bene e male sono indistinguibili.
Consigliato da Danilo Fastelli
The White Lotus - Sky Atlantic
Alla sua terza stagione, sotto il sole della Thailandia, The White Lotus riconquista l’identità e le atmosfere che hanno reso iconica questa serie. La critica sociale torna spietata e tagliente e serpeggia tra le storie di personaggi in cerca di salvezza tra le pieghe di un lusso vacuo e frivolo. In un contesto dove tutto è superficie, i primi a soccombere sono sempre loro: i giusti.
Consigliato da Carmelo Leo
Mercoledì - Netflix
Il successo, meritato, della prima stagione rendeva forse inevitabile un sequel. Operazione ad altissimo rischio che Tim Burton ha gestito nel modo più semplice: ha spostato ancora di più Mercoledì Addams nel suo territorio. Le atmosfere sono forse più cupe, le scene “più crude” e, probabilmente, una terza stagione (confermata) rischia di essere troppo. Ma Burton è regista pieno di risorse.
Consigliato da Nicola Imberti
The Diplomat - Netflix
Ebbene sì: Kate Wyler è l’ambasciatrice più improbabile dell’universo, con quei capelli sempre scompigliati e la giusta dose di disordine costitutivo. Scritta da Debora Cahn, The Diplomat, sottilmente grottesca e dotata di una protagonista meravigliosamente disfunzionale (Keri Russell), è la narrazione perfetta dei nostri tempi di incipiente caos globale.
Consigliato da Roberto Brunelli
Legenden - Netflix
Copenaghen noir. Sobborghi grigi, squallidi fast food che sembrano cantine e ville di lusso dove si intrecciano le storie di una banda criminale e quella di Tea, l’infiltrata dei servizi segreti. Tea è scelta tra gli allievi della polizia da un cinico dirigente degli 007 per il suo passato oscuro. Perfetta interprete di quel confine mai netto tra bene e male. La sua missione, con una nuova identità (Legeden, appunto), è diventare la migliore amica della moglie del boss.
Consigliato da Giovanni Tizian
Stranger Things - Netflix
Può accadere di tutto quando la vita di alcuni bambini si intreccia con il fantastico. Mike, Dustin, Lucas, Will e Undici sono i protagonisti di Stranger Things, una serie che unisce nostalgia anni ’80, fantascienza e spirito d’amicizia. Ambientazioni curate, colonne sonore iconiche e un cast giovane e formidabile. La serie è malinconica ed emozionante.
Consigliato da Chiara Ascani
The Residence - Netflix
C’è un cadavere alla Casa Bianca. Un morto durante una cena di stato mette in moto questi godibilissimi otto episodi. Un giallo alla Agatha Christie, che infatti viene affidato a un’investigatrice eccentrica quanto Hercule Poirto, Cordelia Cupp (Uzo Adube). Tra udienze al Congresso, tentativi di copertura, satira politica e personaggi divertentissimi, è la serie perfetta per le vacanze.
Consigliato da Maria Tornielli
House of Guinness - Netflix
È una serie grezza? Forse. Storicamente imperfetta? Può essere. Ma in fondo la perfezione cos’è, se non una Guinness spillata come si deve. In una Dublino peakyblinderiana, la storia della birra scura più famosa al mondo si intreccia con gli affari familiari della casata, gli aggrovigliati amori e la lotta per l’indipendenza irlandese. Bonus track, almeno per gli amanti del genere: la colonna sonora. Sláinte!
Consigliato da Luca Sebastiani
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